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Io sono Violeta Cuorcontento

Omaggio a Violeta Parra - Reading con Musica

Violeta Parra era un’artista a tutto tondo: spaziava dalla scrittura poetica alla musica, dalla pittura alla tessitura.

Partita dai ritmi codificati della musica popolare cilena, fu capace di approdare alla creazione di canzoni e operette al limite della dodecafonia, così pure nel tessere le sue arpilleras, i suoi arazzi, che le consentirono di essere la prima artista sudamericana ad esporre al Louvre, Violeta inventò nuovi tipi di punto, per cucire, in modo originale e fecondo, la vita del suo amato Cile. Sperimentava e innovava sempre. E in questo suo cammina cammina dentro le strade dell’arte, la geografia dell’anima finì per coincidere sempre più con quella degli affetti e della sua terra. Fino alla creazione della sua “Carpa della Reina”, il teatro-tenda che volle costruire alla periferia di Santiago per accogliere il popolo cileno dentro la sua casa delle arti.   Da dove arrivava la forza e l’originalità creatrice di questa donna piccola e determinata? Da dove il desiderio di compagnia nei suoi voli attraverso i cieli dell’arte? Sicuramente dalla sua infanzia e dalla sua gioventù, vissute in giro per il Cile con i suoi numerosi fratelli, un padre maestro elementare, musicista e cantante, e una madre sarta, cantante anche lei, capace di tenere salda l’unione di una famiglia complessa e numerosa. Di quest’infanzia feconda, Violeta dà testimonianza nelle sue Decimas e in alcune delle sue canzoni più famose. Il testo di Ana María del Río attinge a piene mani dalla scrittura di Violeta e crea un percorso narrativo capace di restituire appieno non solo i fatti, ma anche lo sguardo curioso e libero con cui la Parra attraversò le vicende e i luoghi dei suoi primi anni di vita, fino all’adolescenza.

Lo spettacolo, intrecciando la scrittura e la musica di Violeta con il racconto di Ana María del Río, rinsalda e amplifica il quadro identitario di una delle figure femminili più energiche e vitali del ‘900 mondiale, fotografandolo nel momento più fertile del suo dipanarsi: quell’infanzia verso cui tutti maturiamo.

SPETTACOLI

domenica

15

settembre

h.20.00

CREDITS
  • Reading con musica a partire dal libro omonimo di Ana María del Río 
  • Traduzione di Teresa Porcella
  • Illustrazioni di Karina Cocq, Biblioteca Nacional de Chile
  • Spettacolo  a cura della Biblioteca Nacional de Chile
  • in collaborazione con l’Ambasciata del Cile in Italia
  • Musiche:  Violeta Parra, Luis Advis
  • Ideazione, voce e regia: Teresa Porcella
  • Arrangiamenti e chitarra: Gianni Cammilli
  • Con Teresa Porcella, voce
  • Gianni Cammilli, arrangiamenti e chitarra
  • Area aperta – Offerta libera